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Turin Marathon 2010, impresa di Ruggero Pertile. Fra le donne la Jeptoo


Straordinaria performance di Ruggero Pertile alla Maratona di Torino edizione numero 24. Una prova di forza e resistenza che è riuscita a spezzare il solito dominio keniano. Vittoria di gambe e cuore, ottenuta con un recupero strepitoso spinto dal calore dei torinesi.

Giornata umida ma non bagnata, un clima ideale per i 2501 della Turin Marathon e i 7000 della Stratorino. Alle 9.00 partono da via Roma quelli della Stratorino, dopo venti minuti, da piazza Castello, il via alla Turin Marathon 2010. Di corsa per via Po, corso Cairoli e Massimo D’Azeglio, corso Unità d’Italia per poi entrare in Moncalieri.

Fin dai primissimi chilometri si delinea quello che sarà il motivo dominante della gara: africani contro italiani. La truppa di colore è decisamente più numerosa, con gli etiopi Negash Abebe e Hatbeselasie Lemma e i keniani Lawrence Kimayo, Peter Kurui, Daniel Limo, John Kiprotich, John Komen e Richard Rotich. Gli azzurri sono Danilo Goffi e Ruggero Pertile, due atleti esperti che rappresentano due grandi speranze per far gioire il pubblico italiano.

Al 15° chilometro, però, i due italiani perdono contatto con il gruppo di testa. Davanti restano due keniani e due etiopi, che sembrano destinati ad andare da soli fino al traguardo. Intorno al 20° chilometro, però, ecco i primi scossoni alla corsa. Un atleta dell’Etiopia si ritira, le gambe non girano come dovrebbero, e restano da soli in tre al comando. Ma Kimayo e Lemma si staccano e danno il via alla fuga solitaria di Kiprotich. Da dietro, intanto, Pertile sembra iniziare a risalire e in lontananza comincia e vedere i due africani che hanno perso contatto con la testa della corsa.

Il distacco fra l’italiano e i due avversari è inizialmente superiore ai 500 metri, ma col passare dei chilometri sia assottiglia sempre di più.

Kiprotich passa da solo al 30° chilometro con il tempo di 1h32’, il suo passo sembra ancora buono e in pochi credono che qualcuno possa andare a riprenderlo. Pertile è staccato di 50, ma ormai ha quasi recuperato i Kimayo e Lemma. L’azione dell dell’atleta dell’Assindustria Sport Padova è decisa e prima del 40° chilometro ecco l’aggancio e il sorpasso. Pertile non guarda nemmeno il keniano e l’etiope, li affianca e si mette davanti a loro. Kimayo e Lemma non tengono il suo ritmo, perché Pertile ha un obiettivo ben preciso: andare a prendere Kiprotich.

Si entra in Torino e l’atmosfera si fa realmente calda, con il numeroso pubblico assiepato lungo il percorso che incita i corridori. Corso Francia, piazza Rivoli, piazza Adriano, poi corso Vittorio e corso Re Umberto. È qui che Pertile completa la sua incredibile rimonta, superando anche Kiprotich. Gli ultimissimi chilometri sono un trionfo per l’atleta azzurro, che percorre via Roma ed entra in piazza Castello con le braccia alzate, rispondendo alla splendida ovazione del pubblico.

Vince con il tempo di 2h10’58. Secondo si piazza Kimayo con 2h11’46 e terzo Lemma cn 2h12’20. Dietro di loro Kurui con 2h13’06, l’ottimo Danilo Goffi con 2h14’38, Komen con 2h5’20, Limo con 2h15’45, Abebe con 2h15’49, Kiprtotich con 2h15’56 e Richard Rotich con 2h16’25.

La gara femminile la vince la keniana Priscah Jeptoo, con il tempo di 2h27’02, davanti all’etiope Fate Tola con 2h28’22 e la keniana Florence Chespoi son 2h32’39.

Torino ha accolto i maratoneti con una giornata grigia, col costante rischio di pioggia. Ma l’acqua dal cielo non è caduta e il grigio si è trasformato in pura gioia per il pubblico torinese. Pertile, con la sua fantastica prestazione, ha saputo regalare agli italiani un’emozione d’altri tempi.

Tutta la giornata sarà da ricordare, come una bel 14 novembre dedicato allo sport. La Turin Marathon ha svolto in maniera impeccabile il suo compito e l’edizione numero 24 della Maratona di Torino, la Stratorino e la Junior Marathon per i più piccoli, sono stati un ottimo successo.

Marco Ceste

La classifica http://www.sdam.it/pubblico/evento-classifica-download_17744.do

Marco Ceste